La Cattedrale di N.S. Assunta fu costruita nel XVI secolo e consacrata nel 1605 per sostituire l’antico edificio risalente agli inizi del IX secolo e distrutto in seguito all’occupazione della città da parte di Andrea Doria nel 1528 e alla costruzione della fortezza genovese sul promontorio del Priamar: è qui che si sviluppava il più antico nucleo della città di Savona.

Il monumento oggi sorge sul luogo occupato dalla duecentesca chiesa di San Francesco demolita per consentire la costruzione della nuova Cattedrale e all’interno si conservano preziose opere artistiche, una parte delle quali provenienti dall’antica cattedrale.

La navata centrale porta l’attenzione al luminoso catino affrescato e al solenne altare maggiore opera di Pasquale Boccardo: di quello originale restano le due aquile che sostengono le insegne della città poste attualmente ai lati dell’altare. Il tabernacolo a forma di tempietto è opera del gesuita Orazio Grassi del 1636 che prese a modello arricchendolo quello della Chiesa del Gesù di Roma.

Sul fondo al di sopra del coro sovrasta il grandioso organo del genovese Filippo Piccaluga commissionato da Francesco della Rovere nel 1766. Nel secolo scorso un nuovo organo della Ditta Mascioni a trasmissione elettrica fu collocato nella cassa del Piccaluga di cui si riutilizzarono le canne di facciata.

Il percorso nel tempio a tre navate è di grande respiro, scandito dagli altari laterali arricchiti da numerose opere sia pittoriche che scultoree. Sull’altare laterale di San Sisto è posta la pala della Madonna in Trono con il Bambino tra i Santi Pietro e Paolo del XVI secolo attribuita al Maestro della Visitazione di Wiesbaden.

Il bianco pulpito marmoreo rinascimentale a cassa esagonale fu creato per l’antico Duomo. Le parti figurate sono di Antonio Maria Aprile, mentre la messa in opera dell’insieme e gli ornati sono di Giovanni Angelo Molinari. Il basamento è costituito da un blocco triangolare che porta tre sirene alate in corrispondenza degli spigoli. Sul fusto quattro putti sorreggono un capitello elaborato e in alto la cassa alterna nelle formelle gli Evangelisti alla predicazione di San Paolo. Nell’insieme, tra putti e formelle ad altorilievo, si coglie la prospettica visione di un raffinato calice.

Di grande valore vicino all’ingresso la grande croce marmorea del XV secolo.

La sua particolarità è di essere scolpita su entrambi i lati di un unico blocco di marmo. Sul fronte è il Cristo Crocifisso e sul verso opposto la Madonna col Bambino quasi a tutto tondo. Lo spessore del monolito è ornato da un motivo di fiori e foglie e in cima alla croce dalla conchiglia simbolo di San Giacomo.