Il Chiostro Francescano, antica parte del convento francescano che sorgeva prima dell’edificazione della nuova cattedrale, oggi è il raccordo architettonico tra Cattedrale, Cappella Sistina e Palazzo Vescovile.

Era indicato anticamente come “Il Chiostro dei Morti” perché il giardino era adibito a cimitero dei Frati Francescani. Si tratta di uno dei due chiostri presenti nel convento sorto nella prima metà del XIII secolo e completato alla fine del XV. In esso hanno avviato la loro vita religiosa i futuri papi savonesi Sisto IV e Giulio II.

La sua struttura a pianta quadrata è costituita da un porticato che corre lungo tutto il perimetro ed è sorretto da pilastri rettangolari ed esagonali. Al centro del chiostro le piante di vite, simbolo di eucarestia, emergono da un manto erboso che sottolinea l’atmosfera solare di pace. Intorno ad esso si raccordano la Cattedrale, la Cappella Sistina e il Palazzo Vescovile con l’annesso Archivio Diocesano.

Durante l’intervento di restauro concluso nel 2018, oltre alle opere murarie, sono stati valorizzati i lacerti di affresco riferibili al monastero francescano. “San Giorgio con un cavaliere inginocchiato” della fine secolo XIV si presenta sul lato ovest del chiostro. Sulla stessa parete risale alla metà del XV secolo la “Madonna con il Bambino”.

La facciata della Cappella Sistina è stata recuperata nelle decorazioni originali facendo emergere le finte lastre di ardesia che decorano la parte superiore. Contemporaneamente le barriere architettoniche sono state abbattute sovrapponendo al piano di calpestio un pavimento in ferro verniciato.

San Giorgio con un cavaliere inginocchiato – fine XIV secolo

Madonna con il Bambino – metà del XV secolo