In Sala Rossa sabato 22 ottobre si è svolto l’importante convegno storico a cura della Società Savonese di Storia Patria e del Comune di Savona: si sono turnati al tavolo delle relazioni, partecipate anche in streaming, cinque storici dell’arte e quattro architetti delineando tutto quel che in oggi si conosce sull’evoluzione complessa e affascinante nei secoli di un’architettura di fama rinascimentale internazionale.
Progettato e supervisionato da Giuliano da Sangallo per committenza di Giuliano della Rovere, attraversato da vicende e intrighi locali, visite di personaggi emergenti e sovrani internazionali, nel tessuto urbanistico locale si può considerare la “reggia di Savona” come Massimiliano Caldera ha sostenuto nella sua relazione.

E’ partita una nuova vita per il palazzo, nella ricerca della sua identità culturale, funzionale e di contenuti, oltre a quel che già è stato definito dall’amministrazione nella direzione di una rinnovata sede a Biblioteca.
Si è parlato nei tavoli di “ricchezza gratuita”, di “contenitore di futuro”, di “recupero della piazza”e di tanto e tanto altro
E’ già nel pensiero di molti la prospettiva di vedere al centro della città antica un polo storico artistico energetico, che proprio prendendo corpo dalla radici forti e dalle potenti famiglie rinascimentali che lo hanno voluto e gestito nelle origini, guidi da oggi la città nella ricerca del giusto sviluppo tanto voluto da tutti.